Corriere della Sera - Un olivo bianco per il Papa.
PIANTE RARE LA CAMPAGNA DELL' ASSOCIAZIONE «PATRIARCHI»
La magia dell' olivo bianco donato ai giardini vaticani
Vittorio Emiliani «Sui "Patriarchi" si è passati dalle duemila talee di qualche anno fa alle 10 mila di oggi»
Un olivo bianco per il Papa. E un melograno antico del faentino (tradizionale portafortuna) per il Presidente della Repubblica. A donare queste due rare piante a Benedetto XVII e a Giorgio Napolitano è stata l' Associazione Nazionale Patriarchi, nata con lo scopo di proteggere gli alberi secolari italiani che stanno - purtroppo - scomparendo. E non c' è sicuramente nulla di più raro di un «olivo bianco»: una pianta in passato diffusa in Calabria, soprattutto nelle vicinanze dei monasteri, della quale oggi restano solo pochissime piante sparse, riprodotte con grande fatica a Placanica vicino Reggio Calabria e a saracena in provincia di Cosenza. Un olivo che proprio per la caratteristica dei suoi frutti dà un olio dal colore chiarissimo, che in passato era chiamato «olio del Crisma»: era utilizzato, infatti, per ungere i designati alle cariche ecclesiali o i funzionari imperiali; serviva, inoltre, al alimentare le lampade nei luoghi sacri perché bruciando produceva poco fumo. «Nell' area della Bovesìa, nella parte meridionale della Calabria, dove ancora si parla il greco, quest' olivo veniva chiamato "Leucolea" - racconta Orlando Sculli dell' Associazione i "Patriarchi della natura" - che vuol proprio dire olivo bianco; altre indagini hanno evidenziato che anticamente veniva chiamata anche Leucocaso, ossia la Bianca di Caso (isola dell' Egeo). Sia a Bova che a Gerace, la città bizantina per eccellenza, tale olivo era considerato sacro e chiamato anche del Crisma, con diverse funzioni rituali: battesimo, cresima, ordinamento dei sacerdoti e dei vescovi, unzione dei malati e, a partire dal VII secolo per le cerimonie di incoronazione degli imperatori». E tradizione vuole che l' unzione con l' olio sacro permetteva di compiere azioni molto importanti, come nei casi riportati nella Bibbia di Saul e di Davide. E così in questi giorni è stato donato al Pontefice e sarà piantato nei giardini Vaticani «perché come con il melograno donato al presidente della Repubblica che sarà piantato nella tenuta presidenziale - spiega Vittorio Emiliani, il presidente del Comitato per la Bellezza - abbiamo voluto compiere un' iniziativa dal doppio significato: quello dell' attenzione su due specie molto rare e che rischiano di scomparire e quello di ridare loro un significato simbolico importante che hanno sempre avuto e che era stato dimenticato. La campagna dei Patriarchi della natura va così avanti e si è passati dalle duemila talee di qualche anno fa alle 10 mila di oggi, mentre il censimento dei "patriarchi" della Provincia di Roma sarà pronto entro quest' anno». Lilli Garrone
Garrone Lilli
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(3 gennaio 2012) - Corriere della Sera